America centrale e Messico

Messico, Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama, Cuba, Giamaica e altri paesi caraibici.

La regione, situata come un ponte tra l’America settentrionale e quella meridionale, è costituita da tre aree distinte: l’America centrale continentale, gli stati insulari dei Caraibi e il Messico. Quest’ultimo appartiene geograficamente all’America settentrionale, ma ragioni di omogeneità culturale e storica ne consigliano l’inclusione in questa sezione.

Messico, America centrale e America meridionale formano a loro volta una più articolata area geo-culturale, l’America Latina, che pur nella sua grande diversità interna presenta numerose caratteristiche comuni, dovute al passato di colonia spagnola condiviso da buona parte dei paesi attuali, ad eccezione del Brasile (ex colonia portoghese) e di alcune piccole aree francofone e anglofone. Accade così che in un territorio che si estende dal Messico alla Terra del Fuoco non solo si parli una stessa lingua (lo spagnolo) e vi sia una religione prevalente (cattolicesimo), ma anche che vi si ritrovino i medesimi rituali e festività, le medesime forme poetiche e generi musicali e di danza strettamente imparentati. Allo stesso tempo, però, si mantiene anche una spiccata diversità a livello locale. Per esempio, nel solo Messico sono riconosciute oltre 50 lingue indigene.

La diversità musicale dell’America centrale e del Messico è il risultato dell’incontro e del sincretismo di tre matrici culturali distinte: quella nativa amerindia, quella europea e quella africana. Le culture native, più forti nell’area continentale e nel Messico e quasi assenti nelle isole, sono caratterizzate dalla presenza di numerosi aerofoni e idiofoni, e da uno spiccato gusto per gli aspetti timbrici. Nelle isole dei Caraibi prevale invece l’influenza musicale degli afro-discendenti, portatori di forme poliritmiche e di un’ampia varietà di percussioni (sia membranofoni che idiofoni). L’apporto europeo si concretizza fondamentalmente nell’introduzione dell’armonia tonale e degli strumenti a corda. In parte tutti questi elementi conservano la loro individualità in alcuni generi e contesti, ma in generale le forme musicali odierne di questa regione sono il risultato di una continua contaminazione, oggi aperta anche a ulteriori apporti da altri continenti.

A loro volta, alcuni generi popolari centroamericani –in particolare i ritmi ballabili dei Caraibi come il soncubano, la rumba, o più recentemente il reggae giamaicano– hanno esercitato un’importante influenza nella musica contemporanea occidentale.

In considerazione della specificità culturale del subcontinente, è sembrato più utile scegliere gli esempi non tanto in base ai paesi di appartenenza, ma cercando di dar conto delle tre radici culturali e delle loro contaminazioni, nonché dei diversi contesti d’uso e funzioni della musica. Nella scelta degli esempi si è cercato inoltre di rendere visibili dinamiche di conservazione e trasformazione all’interno di un genere e di elaborazione delle forme originarie in nuovi contesti.

 

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