Honegger, Arthur

Immagini (Secondarie)
Didascalie

1. Arthur Honegger in un foto ritratto in bianco e nero, negativo su lastra di vetro, 1928, Agence de presse Meurisse

2. Francobollo commemorativo prodotto nel 1991 dalle poste tedesche nella ricorrenza del centenario della nascita del compositore

3. Arthur Honegger in un foto ritratto in bianco e nero nel 1922, Roger Viollet

 

Data di nascita
10 marzo 1892
Data di morte
27 novembre 1955
Paese
Categoria
Biografia

Arthur Honegger nasce il 10 marzo del 1892 a Le Havre dove i genitori, di origine svizzera, commerciano in caffè. Come di uso nelle famiglie borghesi benestanti è avviato allo studio della musica in famiglia, dove suona spesso in duo con la madre, pianista dilettante. Piuttosto in ritardo, all'età di diciannove anni decide di non seguire le orme paterne nel commercio e di iscriversi al conservatorio di Parigi dove studia contrappunto con André Gédalge e violino con Lucien Capet. A Parigi, inoltre, vive il grande fermento artistico musicale di quegli anni, dominato dai balletti russi di Diaghilev e dalle musiche di Gabriel Fauré, Claude Debussy, Maurice Ravel e Paul Dukas. Il suo percorso di studi subisce un arresto nel 1915 quando Honegger viene richiamato in Svizzera per la leva militare e la difesa dei confini nazionali durante la Prima Guerra Mondiale. In breve è in grado di riprendere gli studi e si forma nella classe di composizione di Charles Marie Widor e nella direzione d'orchestra con Vincent d'Indy. Diplomatosi nel 1818 ottiene anche una menzione per le sue particolari doti nel contrappunto. In questi primi anni Honegger ha già all'attivo alcune composizioni come un quartetto d'archi e un poema sinfonico, Le chant de Nigamon, probabilmente eseguite in forma privata nei salotti culturali della capitale francese frequentati da Apollinaire, Max Jacob, Pablo Picasso ed Erik Satie. Il primo incarico arriva nel 1918 per un balletto su un componimento di Paul Méral dal titolo Le Dit des Jeux du monde, ed è seguito dallo scandalo riscosso con la prima messa in scena che assicura a Honegger una buona popolarità. Nel 1920, in gennaio, Honegger contribuisce alla costituzione del Gruppo dei sei, fondato da Darius Milhaud insieme a Louis Durey, Georges Auric, Germaine Tailleferre e Francis Poulenc. Insieme ai suoi cinque colleghi Honegger vuole contribuire al superamento del romanticismo, dell'impressionismo e soprattutto del wagnerismo imperante attraverso un ritorno alla musica del classicismo e di J. S. Bach. Nonostante la chiara impostazione programmatica, l'attività del Gruppo produce risultati fecondi per non più di dieci anni. Honegger, infatti, tradisce chiaramente tendenze compositive di tipo debussiano nella costituzione di uno stile personale particolare. Egli sottolinea l'importanza dell'utilizzo di tecniche compositive tradizionali e antiche, il contrappunto in particolare, nell'ambito dell'utilizzo di armonie moderne. L'idea è quella di sintetizzare il contrappunto bachiano con il gusto armonico moderno, quello dei modernisti francesi, Debussy e Ravel. Il primo importante esempio musicale, testimonianza di questi principi stilistici, è Le roi David, realizzato in tempi brevissimi nel 1921 per l'impresario teatrale svizzero René Morax. Originariamente  realizzato come accompagnamento musicale per il balletto in più di venti scene raffiguranti la vita di Davide, in seguito al successo ottenuto, viene trasformato da Honegger in un lavoro per orchestra e narratore,  dando vita ad un oratorio moderno. Eseguito nel 1924 segna una svolta nella carriera del compositore grazie al favore ottenuto. Nel 1924 Honegger aveva composto il lavoro sinfonico Pacific 231, altro lavoro popolarissimo per la sua particolare natura compositiva, l'imitazione della partenza, del viaggio e dell'arrivo di una locomotiva a vapore Pacific. Dalla metà degli anni '20, tuttavia, Honegger sembra vivere una crisi provocata dal grande successo delle sue composizioni e concretizzatasi nel rischio di divenire ripetitivo nelle scelte compositive, cosa che avviene con il balletto Judith, anch'esso trasformato in oratorio, e il brano sinfonico Rugby. Un'importantissima composizione di questo periodo è, invece, l'opera Antigone, tratta dalla riscrittura di Cocteau dell'originale di Sofocle ed eseguita nel 1928. L'opera, composta in tempi molto lunghi ha una durata di soli quarantacinque minuti ed è caratterizzata da uno stile musicale rinnovato, dalle armonie dure e l'assenza totale di melodia in favore di pattern ritmici. Negli anni '30 Honegger esegue diverse commissioni per la ballerina impresaria Ida Rubinstein e l'operetta Les aventures du roi Pausole su libretto di Albert Willemetz. Il 1934 rappresenta un anno di svolta artistica importante, una rinascita dopo la crisi in cui si trova Honegger dalla metà degli anni '20. grazie all'intermediazione di Ida Rubinstein, e dopo un primo incontro infruttuoso, Honegger intraprende una collaborazione con il poeta Claude Claudel per la realizzazione di Jeanne d'Arc. Il completamento dell'opera richiede diversi anni e solo nel 1938 viene rappresentata a Basilea con gradinassimo successo. Nonostante lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e l'occupazione di Parigi, Honegger decide di rimanere nella capitale francese perché la propria musica venga ancora eseguita. Dal 1933, infatti, era scomparsa dai palinsesti concertistici tedeschi e, con l'occupazione francese, la Germania cerca di imporre il proprio repertorio. Nel 1947, terminata la guerra, Honegger riprende a pieno regime i propri incarichi ma è colpito, durante un tour negli USA da un attacco di cuore. Da questo momento in poi, nonostante la ricca attività concertistica e compositiva, la sua salute peggiora costantemente sino alla morte che avviene il 27 novembre 1955, pochi mesi dopo quella dell'amico poeta Claude Claudel.

Risorse web
Bibliografia
  • Geoffrey Spratt, The music of Arthur Honegger, Cork, Cork University Press, 1987
  • Harry Albreich, Arthur Honegger, Amadeus Press, 1999
  • Peter Jost (a cura di), Arthur Honegger, wek und rezeption, Bern, Peter Lang, 2009
  • Jean Henri Octave Maillard, Jacques Nahoum, Les Symphonies d’Arthur Honegger, Au-Delà Des Notes, Paris, Leduc 1974

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
GFR

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Modificato
05/01/2019

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