Psyché

Coreografo
Immagini (Secondarie)

1. Frontespizio dell'edizione del 1804 del programma di ballo di Psyché.

2. Les Enfers (Gli inferi), schizzo di François Verly per la scenografia delle Danaïdes di Pierre-Adrien Pâris riutilizzato per Psyché di Gardel. Fonte: Bibliothèque nationale de France, département Bibliothèque-musée de l'opéra, BMO ESQUISSES ANCIENNES-7 (1).

Programmi di ballo - Allegati
Generi e forme danza
Epoca
Anno o data di composizione
1790
Anno di prima pubblicazione
1790
Descrizione

Psyché è un ballet-pantomime in tre atti. Pierre Gardel relizzò la coreografia e scrisse il soggetto, mentre la musica fu composta da Ernest Miller e le scene da Pierre-Adrien Pâris. La prima rappresentazione si svolse il 14 dicembre 1790 a Parigi presso il Théâtre des Arts. La protagonista era Marie Miller, moglie di Gardel, mentre Auguste Vestris impersonava Cupido. 

Il ballo, basato su una trama in cui la protagonista era una fanciulla sofferente (uno dei topoi del futuro balletto ottocentesco), era pieno di inventiva, con scene a contrasto, secondo l’estetica noverriana, con effetti di macchine spettacolari e con tanti momenti di "pura danza". Gardel realizzò un’opera imponente, ma due scene, in particolare, erano ricche di fascino: quella in cui Tersicore insegna danza a Psyche e la scena dell’inferno in cui le furie trascinano l’eroina nelle loro danze infernali facendole subire varie torture prima di farla precipitare nelle fiamme.

Così come il Télémaque, anche Psyché può essere annoverato tra i maggiori successi di Gardel, nonché tra i balli più rappresentati dell’Opéra.

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Modificato
05/01/2019

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