Rinuccini, Ottavio

Immagini (Secondarie)
Didascalia immagini

1. Frontespizio del libretto de L'Euridice. Firenze, 1600.

2. Frontespizio del libretto de La Dafne. Firenze, 1600.

3. Frontespizio del libretto de L'Arianna. Mantova, 1608.

Data di nascita
20 gennaio 1563
Data di morte
28 marzo 1621
Paese
Categoria
Biografia

Appartenente a una ricca famiglia di banchieri e mercanti, Ottavio Rinuccini nacque a Firenze il 20 gennaio 1563 da Francesco d’Alessandro e Luisa Portinari. La sua propensione per l’attività letteraria si manifestò molto presto con poesie d’occasione scritte per le nozze di membri dell’aristocrazia fiorentina, in particolare per i Medici: a soli 16 anni fu autore di alcune stanze della Mascherata delle Amazzoni per il matrimonio di Francesco I e Bianca Cappello. Rinuccini fu un esponente di spicco nella vita culturale e artistica fiorentina tra gli ultimi decenni del Cinquecento e i primi del Seicento, offrendo un contributo determinante alle sperimentazioni pratiche e alle riflessioni teoriche che condussero alla nascita del dramma per musica. Dal 1581 fu affiliato all’Accademia Fiorentina e dal 1586 all’Accademia degli Alterati, dove letterati, aristocratici e musicofili s’incontravano per discutere sulla funzione della poesia moderna, sul teatro, la musica e sulla necessità di riformare queste arti guardando al modello dell’antichità classica. Si afferma in questo contesto l’idea che la musica greca riuscisse a imitare e, quindi, muovere gli affetti grazie alla sua scrittura monodica, mentre la musica dell’epoca, essendo polifonica, non ne sarebbe stata in grado. Non è invece documentata la partecipazione di Rinuccini all’Accademia della Crusca, né alla Camerata de’ Bardi.

L’apice della fortuna di Rinuccini si inscrive tra l’ultimo ventennio del Cinquecento e il primo decennio del Seicento. La sua attività si svolse prevalentemente a Firenze, dove egli si affermò come poeta teatrale con componimenti drammatici che miravano alla fusione di poesia e musica, cercando di creare una tragedia rinnovata sulla base di quella antica. Oltre che nella natia Firenze, tra il 1600 e il 1605 Rinuccini soggiornò diverse volte in Francia a seguito di Maria de’ Medici, moglie di Enrico IV re di Francia, di cui si era guadagnato i favori con la scrittura dell’Euridice in occasione dei festeggiamenti fiorentini per le loro nozze (1600). Nel 1608 Rinuccini riscosse ulteriori successi a Mantova, dove con i suoi componimenti offrì un contributo determinante alle celebrazioni per il matrimonio di Francesco Gonzaga e Margherita di Savoia: in questa circostanza collaborò con Claudio Monteverdi, allora maestro di cappella presso la corte dei Gonzaga. Tornato a Firenze, Rinuccini trascorse gli ultimi decenni della sua esistenza sostenendo la necessità di riportare il teatro al modello classico, ma il successo degli anni precedenti non si rinnovò, mentre a corte continuarono ad essere apprezzati i suoi componimenti per la danza. Oltre alla produzione drammatica e d’occasione, Rinuccini scrisse numerosi componimenti lirici, amorosi, morali e sacri. Le sue rime, d’impronta petrarchista ma debitrici in maniera rilevante agli influssi di Tasso e Chiabrera, conobbero un’ampia fortuna tra i compositori, in particolare tra i madrigalisti di primo Seicento, come Sigismondo d’India e Salomone Rossi.

L’importanza di Rinuccini per la storia della musica si deve alle sperimentazioni da lui condotte in ambito teatrale, creando testi drammatici destinati ad essere cantati e contribuendo così alla nascita del dramma per musica. Ne costituiscono un primo esempio gli intermedi musicali per la commedia La pellegrina di Giacomo Bargagli, rappresentata nel 1589 in occasione delle nozze di Ferdinando de’ Medici con Cristina di Lorena. Rinuccini collaborò alla scrittura degli intermedi, messi in musica in stile polifonico da diversi compositori, tra cui Luca Marenzio. Nel decennio successivo si consolidò il suo sodalizio con Giulio Caccini, Jacopo Peri e altri protagonisti dell’ambiente musicale fiorentino: dalle loro sperimentazioni nacque La Dafne, una favola in versi interamente cantata che nella struttura drammaturgica, ambientazione e scelta dei personaggi fisserà i tratti specifici di tutte le successive favole per musica di Rinuccini. Della musica della prima versione, composta da Jacopo Corsi e Jacopo Peri, ci sono pervenuti solo alcuni frammenti; ci rimane invece la partitura composta da Marco da Gagliano nel 1608 su una nuova versione del testo, rivista e ampliata da Rinuccini per la ripresa della Dafne a Mantova in occasione delle nozze di Francesco Gonzaga. In quest’ultima circostanza videro la luce anche L’Arianna, tragedia a lieto fine, e il Ballo delle ingrate, entrambe messe in musica da Monteverdi.

Si deve a Rinuccini la scrittura del libretto per quella che viene considerata la prima opera vera e propria nella storia della musica occidentale: si tratta dell’Euridice, su musiche di Peri e, in parte, di Caccini, rappresentata nel 1600 in occasione delle nozze di Maria de’ Medici con Enrico IV re di Francia. Con essa Rinuccini intendeva dimostrare in via pratica che la tragedia greca era cantata interamente, non solo nei cori.

Bibliografia

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
GVI

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Modificato
05/01/2019

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