Il bāṅsurī magico di Hari Ji

1. Pt. Hariprasad Chaurasia (Hari Ji)

2. H. Chaurasia e Shivkumar Sharma, il duo Shiv-Hari.

3. H. Chaurasia e George Harrison

Area geografica di riferimento
Aree geo-culturali
Nome del paese
Interprete/interpreti

Hariprasad Chaurasia (bāṅsurī)

Sabir Khan (tablā)

Video di presentazione

Descrizione

Il bāṅsurī, flauto indiano in bambù, è entrato a far parte degli strumenti classici da concerto in epoca piuttosto recente, sebbene la sua storia abbia antiche radici sia nella musica popolare, che nella musica colta. Il bāṅsurī ha innumerevoli associazioni mitologiche nella cultura hindu ed è lo strumento suonato dal dio Krishna per deliziare i devoti, attrarre e ammansire gli animali. Hariprasad Chaurasia (1938-) è un musicista indiano virtuoso del bāṅsurī. Hari Ji, come viene affettuosamente e rispettosamente appellato, iniziò la carriera di musicista quasi segretamente per sfuggire al rammarico del padre che aveva sperato per lui una carriera da lottatore di wrestling. Ebbe due grandi maestri: Bholanath Prasanna e Annapurna Devi (figlia di Baba Allauddin Khan e prima moglie di Ravi Shankar) con la quale perfezionò la tecnica e maturò il talento compositivo che lo contraddistingue. Hari Ji ha lavorato per l’All India Radio e per il cinema, dando prova di indiscusso talento nel coniugare tradizione e innovazione. Ha collaborato con innumerevoli musicisti tra cui: John McLaughlin, Jan Garbarek, Zakir Hussein, George Harrison, Yehudi Menuhin, Jean Pierre Rampal e Shivkumar Sharma (duo Shiv-Hari).

VIDEO 1

Questo video è stato girato negli studi dell'etichetta T-Series, del 1990, Hariprasad Chaurasia presenta l'album Swar Tarang-Flute. Dopo un'introduzione e una presentazione dei musicisti e del programma di (circa 4 minuti) segue l'esecuzione di un rāga (modo melodico) chiamato Rāg Jog, nella prima parte espositiva aritmica (ālāp) e nella seconda parte in un ciclo ritmico chiamato matta tāla in 9 pulsazioni generalmente suddivise in (2+3+4). Hari Ji è accompagnato da sei musicisti, ai tablā Sabir Khan,

ai bāṅsurī di sostegno due suoi promettenti allievi, Ramakant Patil e Rupak Kulkarni ora acclamato musicista. Ai tre tampūrā (liuto a manico lungo non tastato) Avisha Kulkarni, “miss Rohini”, e “miss Utakar”. Nella musica classica indostana, il tampūrā è uno strumento bordone la cui risonanza armonica continua è imprescindibile per mantenere una corretta intonazione. In questo caso la presenza di tre bāṅsurī giustifica la presenza di tre tampūrā.

Voci e strumenti

bāṅsurī, flauto indiano in bambù

tablā coppia di tamburi con diverso diametro appoggiati a terra e chiamati rispettivamente dāyān (o semplicemente tablā) suonato con le dita e palmo della mano destra e, bāyān suonato con le dita e il palmo della mano sinistra

tampūrā liuto a manico lungo non tastato con funzione di bordone

 

Documentazione

Bibliografia

  • Farrel, Gerry, 1988, Indian Music and the West, Oxford: Clarendon.
  • Lavezzoli, Pieter, 2006, The Dawn of Indian Music in the West.
  • The Garland Encyclopedia of World Music: South Asia:The Indian Subcontinent, vol. 5, Routledge, New York, 2000, pp. 205, 340, 424, 466, 536.

Risorse web

 

Autore scheda
NB
Licenza

Licensed under Creative Commons Attribution Noncommercial Share-Alike 3.0
 

Modificato
05/04/2019

Condividi:

 

Condividi: