Petipa, Lucien

Immagini (Secondarie)
Didascalie
  1. Lucien Petipa, litografia di C. Valette. Fonte: The New York Public Library Digital Collections
  2. Lucien Petipa in Le Diable à quatre, litografia di Charles Michel Geoffroy, 1845. Fonte: The New York Public Library Digital Collections
  3. Carlotta Grisi e Lucien Petipa in La Péri, litografia di Bertauts, 1845. Fonte: The New York Public Library Digital Collections
Data di nascita
22 dicembre 1815
Data di morte
7 luglio 1898
Stile
Categoria
Biografia

Lucien Petipa nacque a Marsiglia nel 1815 da una famiglia di artisti. La madre, Victorine Grasseau, fu un’attrice drammatica e il padre, Jean Antoine Petipa, un ballerino e coreografo. Anche il fratello minore, Marius Petipa, fu un celebre ballerino, coreografo e maître de ballet dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo. Trasferitosi a Bruxelles con la famiglia, fu avviato allo studio della danza dal padre, allora maître de ballet al Théâtre de la Monnaie. Qui avvennero le sue prime esibizioni sceniche già dall’età di cinque anni, quando danzò la parte di Amour in La Naissance de Venus et de l’Amour. In seguito fu scritturato ad Anversa, dove si distinse nella parte di Colin in Les Meuniers, e a Bordeaux, dove fu partner di Lise Noblet. Nel 1839 entrò nella compagnia dell’Opéra di Parigi, dove esordì al fianco di Lucile Grahn in una ripresa de La Sylphide di Filippo Taglioni. Il suo successo fu immediato e gli valse una sicura e permanente posizione all’interno del teatro come premier danseur. Nel 1841 sigillò il suo trionfo interpretando Albrecht in Giselle, ballet pantomime in cui danzò accanto a Carlotta Grisi, diventandone il partner abituale. Ammirato per l’eleganza e la purezza dello stile, Petipa danzò le parti principali nelle prime rappresentazioni di: La Jolie Fille de Gand di François Decombes (1842), La Péri di Jean Coralli (1843), Le Diable à quatre (1845) e Paquita (1846) di Joseph Mazilier e La Filleule des Fées di Jules Perrot (1849). Nel corso degli anni la sua notorietà non fu circoscritta alla scena parigina ma si estese a vari teatri europei, tra cui il Drury Lane di Londra e il Teatro alla Scala di Milano. Nel 1853 avviò la sua carriera coreografica all’Opéra di Parigi realizzando, su richiesta di Joseph Mazilier, un divertissement per La Fronde di Niedermeyer. Seguirono diversi lavori per l’opera finché, nel 1858, creò il suo primo balletto, Sacountalâ, nel quale mise in luce il virtuosismo degli interpreti principali ideando una coreografia ricca di pirouettes e salti. Nel 1859 Maria Taglioni, nonostante si fosse già ritirata dalle scene, si esibì con Petipa in una performance tenutasi presso la casa del compositore Gioacchino Rossini e lo scelse come partner di Emma Livry per Le Prophéte di Meyerbeer. Nominato premier maître de ballet nel 1860, Petipa integrò il suo repertorio coreografico con tre nuovi balletti e numerosi divertissements per le opere. Nel 1868 fu costretto a ritirarsi dalle scene in seguito a un incidente di caccia e tornò a Bruxelles, dove tra il 1872 e il 1873 fu direttore della scuola di ballo del Théâtre de la Monnaie. Trascorse gli ultimi anni a Parigi, dove lavorò all’Opéra come maestro di mimo. Morì a Versailles nel 1898.

La sua produzione coreografica si compone di quattro balletti. Il primo fu Sacountalâ (1858), un balletto in due atti su musica di Ernest Reyer e libretto di Théophile Gautier. Ispirato al dramma Il riconoscimento di Sakuntala di Kālidāsa, fu un balletto di soggetto esotico e i suoi interpreti principali furono lo stesso Petipa e Amalia Ferraris. Negli anni Sessanta dell’Ottocento creò altri due balletti: Graziosa (1861) e Le Roi d’Yvetot (1865), entrambi ballets pantomimes in un atto coreografati su musica di Théodore Labarre. L’ultimo fu Namouna (1882), balletto in due atti su musica di Édouard Lalo e libretto dello stesso Petipa. Gli interpreti principali furono Rita Sangalli e Louis Mérante. Se come coreografo fu messo in ombra dal fratello Marius, come ballerino fu tra i più celebri danseurs nobles del balletto romantico. Con il suo stile elegante conquistò il pubblico dell’epoca e fu considerato da buona parte della critica come il miglior ballerino della scena parigina. Le qualità della sua danza, che si accompagnarono alla bellezza fisica e alla tecnica, furono la leggiadria e la precisione. Nel corso della sua carriera fu partner delle più celebri ballerine dell’epoca, come Carlotta Grisi (fu il primo Albrecht in Giselle)Fanny Cerrito e Amalia Ferraris, distinguendosi per la sua sicura presenza e forte agilità. Celebre fu una sua presa nel pas du songe de La Péri, in cui stupì il pubblico prendendo tra le braccia Carlotta Grisi che si lanciava dall’alto di una nuvola, posta a due metri di altezza dal palcoscenico.

Bibliografia

Ivor Guest, The Romantic Ballet in Paris, Londra, Dance Books, 2008

Lillian Moore, The Petipa Family in Europe and America, in Dance Index, vol. 1, 1942

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
SMO

Licenza

Licenza

Licensed under Creative Commons Attribution Noncommercial Share-Alike 3.0
 

Modificato
05/01/2019

Condividi:

 

Condividi: