Ntsanko ndi matenda

1-2. Kachamba Brothers

3. Daniel Kachamba

Genere
Area geografica di riferimento
Aree geo-culturali
Nome del paese
Interprete/interpreti

Daniel Kachamba

Autore/autori

Video e registrazioni di Gerhard Kubik

Anno di registrazione
1977
Video di presentazione

Descrizione

Daniel James Kachamba è nato nel 1947 a Limbe, nel distretto di Blantyre in Malawi. Si accosta alla chitarra a dodici anni ad Harare, un villaggio in cui si era trasferito con la famiglia due anni prima. Diviene il leader della band Kachamba brothers (in cui suona anche il flauto pennywhistle il fratello Donald) dedita alla musica kwela, un genere di strada diffuso in Sud Africa e caratterizzato dal suono allegro e squillante di flauti di metallo, accompagnati da chitarra e skiffle bass (basso monocordo). Daniel Kachamba usa tre diverse tecniche chitarristiche: il vamping style (mokhwacha in chichewa) che utilizza per il kwela, suonando con un plettro su una chitarra a 5 corde (con la quinta corda rimossa); il bottleneck (hauyani) in cui fa scivolare una bottiglia sulle sei corde della chitarra, come nello stile chitarristico nordamericano. Nei repertori da solista utilizza invece il fingerstyle influenzato dalla musica del Katanga ma anche da chitarristi dell’Africa centro-orientale che ascolta per radio. Nelle sue composizioni reinterpreta gli accompagnamenti per chitarra di brani che lo colpiscono particolarmente e su questi compone nuovi testi in chichewa, la sua lingua madre. La melodia della canzone Ntsanko ndi matenda presentato nel video suonata in fingerstyle è basata su un brano molto popolare in luganda (lingua dei Baganda), Obwenda nkulinda, che Daniel Kachamba ascoltò per la prima volta durante un suo viaggio in Uganda. Dopo aver reinterpretato la melodia, il chitarrista compone il testo con il quale, descrivendo il comportamento di una donna che sfama i suoi figli senza preoccuparsi dei bambini dei vicini, condanna il comportamento sociale di chi tratta i propri bambini differentemente dagli altri. Il brano è caratterizzato dalla presenza di pattern inerenti o soggettivi: linee melodico-ritmiche che emergono dall’immagine uditiva totale del brano ma che non sono suonate come tali da un’unica fonte sonora (in questo caso il pollice o l’indice della mano destra). Tecnicamente, per far emergere queste melodie, il chitarrista esegue poliritmie a incastro molto complesse con il pollice e l’indice della mano destra a una velocità piuttosto sostenuta.

Approfondimento
Voci e strumenti

Voce

Chitarra

 

Documentazione

Bibliografia

Gerhard Kubik, The Kachamba Brothers' Band: a study of neo-traditional music in Malaŵi (No. 9). Manchester University Press, 1974.

Gerhard Kubik, Theory of African music. Vol. II. Chicago, University of Chicago Press, 2010.

Andrew  L. Kaye, The Guitar in Africa, in Ruth, M. Stone (ed.), The Garland Handbook of African Music, Routledge, Indiana University, Bloomington, 2010, pp. 108-129.

Cynthia Schmidt, The Guitar in Africa: Issues and Research. In The World of Music, vol. 36, no. 2, 1994, pp. 3–20.

Risorse web

Video di approfondimento 1: Kachamba Brothers 1967, Video di Gerhard Kubik, commento di Daniel Kachamba.

Video di approfondimento 2:  Where can i get Emery?, Kachamba Brothers, video di Gerhard Kubik, 1967.

Audio di approfondimento: Federal Yatha, Kachamba Brothers.

Licenza

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Modificato
05/01/2019

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