Rimskij-Korsakov, Nikolaj

Immagini (Secondarie)
Didascalie
  1. Nikolaj Rimskij-Korsakov, fotografia, 1897.
  2. Nikolaj Rimskij-Korsakov, ritratto di Valentin Serov (1865-1911), olio su tela, 1898. Mosca, Galleria Tret’jakov.
Data di nascita
18 marzo 1844
Data di morte
21 giugno 1908
Paese
Stile
Categoria
Biografia

Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov nacque il 18 marzo 1844 (6 marzo secondo il calendario giuliano) nel centro di Tichvin, a circa 200 km da San Pietroburgo, da Sof’ja Vasil’evna Rimskaja-Korsakova (1802-1890) e Andrej Petrovič (1784-1862). La famiglia comprendeva un altro figlio, Voin (1822-1871). Benché nati al di fuori del matrimonio, entrambi i genitori erano stati riconosciuti dalle rispettive famiglie, l’una e l’altra di nobili origini. Quella dei Rimskij-Korsakov, in particolare, era una dinastia di origini ceche, lituane e polacche, i cui rappresentanti si erano distinti in ambito militare, e soprattutto nella marina. All’età di sei anni Nikolaj ricevette le prime lezioni di pianoforte, dando prova di buone doti ma scarso interesse. A dodici anni entrò nella Scuola di scienze matematiche e di navigazione di San Pietroburgo, che frequentò fino ai diciotto, superando gli esami finali nell’aprile del 1862. Il corso prevedeva anche lo svolgimento di studi musicali: Rimskij-Korsakov proseguì lo studio del pianoforte con tale Ulikh, che, resosi conto delle potenzialità dell’allievo, lo indirizzò a un altro insegnante, il francese Théodore Canillé (che in Russia aveva assunto il nome di Fëdor A. Kanille), sotto la cui guida dal finire del 1859 Rimskij-Korsakov – che aveva cominciato a sviluppare un maggior interesse per l’arte dei suoni, a frequentare opere e concerti – studiò pianoforte e composizione. Nel novembre 1861, per il tramite di Kanille, il giovane conobbe Milij Balakirev, il quale a sua volta lo introdusse presso Cezar’ Kjui e Modest Musorgskij. La viva impressione prodotta dagli incontri con i tre musicisti più esperti, dalle discussioni svolte in quelle occasioni accesero in Rimskij-Korsakov una nuova passione per la musica. Balakirev lo incoraggiò a dedicarsi alla composizione e si prese carico di curare la sua formazione. In servizio in qualità di ufficiale sul clipper «Almaz» dalla fine del 1862 ai primi mesi del 1865, Rimskij-Korsakov portò avanti gli studi durante la navigazione, inviando per posta i propri saggi a Balakirev durante gli scali a terra. Negli anni successivi, sotto la guida di Balakirev e con il sostegno di un profondo senso critico, acquisì una sempre maggior padronanza tecnica e una personalità compiuta. Dalla sua frequentazione con Balakirev, Musorgskij, Kjuj e Aleksandr Borodin prese vita il gruppo dei Cinque, all’interno del quale Rimskij-Korsakov incarnò l’anima più aperta, e in cui godette di particolare considerazione per il magistero di orchestratore.
Nel 1871 Rimskij-Korsakov fu chiamato a far parte del corpo docenti del Conservatorio di San Pietroburgo, dove ricevette la cattedra di orchestrazione e quella di esercitazioni orchestrali. Consapevole delle proprie carenze tecniche, si rivolse a Pëtr Il’ič Čajkovskij – che presso il Conservatorio di Mosca ricopriva l’insegnamento di teoria musicale – per perfezionare la sua formazione. Nei tre anni successivi, fino al 1874, accantonò l’attività di compositore per dedicarsi al proprio perfezionamento, condotto sotto la guida di Čajkovskij e attraverso lo studio assiduo della trattatistica. Svolse poi un’accurata revisione delle proprie composizioni precedenti, animato da una ricerca della perfezione formale che avrebbe rappresentato una componente fondamentale del suo approccio musicale.
Nel 1872 sposò Nadežda Purgold (1848-1919), pianista e compositrice conosciuta nella cerchia dei Cinque, da cui ebbe sette figli: Michail (1873-1951), Sofija (1875-1943), Andrej (1878-1940), Vladimir (1882-1970), Nadežda (1884-1971), Margarita (1888-1893) e Svjatoslav (1889-1890). Al principio del 1873 fu nominato ispettore dei complessi musicali della marina. L’assoluzione ai nuovi compiti lo portò a percorrere l’Impero russo per esaminare le formazioni, a curare la revisione dei repertori e dei programmi di studio fino al marzo 1884, anno in cui la carica fu soppressa. L’esperienza lo portò a iniziare la stesura del Trattato di orchestrazione, su cui sarebbe tornato a più riprese negli anni a venire; il testo sarebbe stato ultimato nel 1912 dall’allievo Maksimilian Štejnberg (1883-1946), che nel 1908 avrebbe sposato Nadežda, figlia del compositore, e pubblicato nel 1822. Assegnato all’organismo incaricato di amministrare le attività musicali della Cappella di Corte, presieduto da Balakirev, Rimskij-Korsakov approfondì la conoscenza del repertorio sacro ortodosso. Presso la Cappella svolse inoltre attività didattica. Dall’insegnamento in Cappella e in Conservatorio derivò la scrittura del Manuale di armonia, pubblicato nel 1885. Nel 1874 Rimskij-Korsakov intraprese la trascrizione un’ampia raccolta di canti popolari russi, che avrebbero costituito il serbatoio del materiale tematico delle sue composizioni a venire. Nello stesso anno assunse insieme a Balakirev e Anatolij Ljadov (1855-1914) la curatela dell’edizione della musica orchestrale di Michail Glinka, realizzata su iniziativa e a spese della sorella di quest’ultimo, Ljudmila Ivanovna Šestakova (1816-1906). Nel 1882 conobbe il mecenate ed editore Mitrofan Belijaev (1836-1904), che nel 1886 gli affidò la direzione artistica dei Concerti Sinfonici Russi, rassegna avviata l’anno successivo a San Pietroburgo per diffondere la conoscenza del patrimonio musicale nazionale. Nel marzo 1889, in occasione della tappa a San Pietroburgo degli spettacoli itineranti di Angelo Neumann (1838-1910), Rimskij-Korsakov entrò in contatto con la musica del compositore tedesco, riportandone una grande impressione: colpito dalla maestria dell’orchestrazione, ne trasse spunto per rivedere la propria tecnica alla luce delle innovazioni wagneriane.
Intorno al 1890 Rimskj-Korsakov manifestò le prime sofferenze per l’insorgere di una forma di angina pectoris, che si sarebbe progressivamente inasprita con il passare del tempo. Nel 1892, provato da lutti e preoccupazioni – il 1890 aveva visto la morte della madre del compositore e del figlio minore Svjatoslav, e la malattia della moglie e di altri due figli, tra cui Margarita, morta infine di difterite nel 1893 – cadde in un grave stato di depressione. Rassegnò le dimissioni dai Concerti Sinfonici Russi e dalla Cappella di Corte e meditò di cessare definitivamente ogni attività musicale. A riscuoterlo dal torpore creativo fu l’opportunità di scrivere per i teatri imperiali, manifestatasi in seguito alla morte di Čajkovskij, occorsa il 6 novembre 1893. Il favore incontrato dall’opera La notte prima di Natale su libretto proprio tratto da una novella di Nikolaj Vasil’evič Gogol’ (1809-1852), presentata il 28 novembre 1895 presso il Teatro «Mariinskij» di San Pietroburgo, lo incoraggiò a riprendere l’attività.
Durante la Rivoluzione del 1905, in occasione delle contestazioni studentesche del Conservatorio di San Pietroburgo e dei violenti scontri che ne seguirono, per mezzo di due lettere aperte Rimskij-Korsakov si schierò apertamente a favore del diritto degli studenti a manifestare e, insieme ad altri insegnanti, sottoscrisse la richiesta di dimissioni del direttore dell’istituto, Auguste Bernhard (1897-1905). Seguirono una nuova, dura repressione, l’espulsione di cento studenti, il licenziamento di Rimskij-Korsakov e – in seguito agli ulteriori disordini sorti in occasione di una produzione studentesca, trasformata in contestazione politica, di Kaščej l’immortale – la messa al bando delle sue composizioni. Tali disposizioni suscitarono l’indignazione e le attestazioni di solidarietà del mondo musicale russo, compresa gran parte del corpo insegnanti e degli studenti del Conservatorio di San Pietroburgo. Rimskij-Korsakov proseguì l’attività didattica privatamente, ricevendo gli allievi presso la propria abitazione.
Nella primavera del 1907, su invito dell’impresario Sergej Djagilev (1872-1929), Rimskij-Korsakov fu a Parigi, dove presentò la propria musica dirigendone alcune esecuzioni nei concerti dei Balletti Russi. Al successo di quell’esperienza fece seguito, nella stagione dell’anno successivo, l’allestimento delle opere Sadko e La fanciulla di neve. Dal dicembre del 1907, tuttavia, il compositore, sofferente per le condizioni di salute fattesi sempre più gravi, amareggiato dalle vicende politiche degli anni precedenti, si trovava costretto all’inattività. Morì il 21 giugno 1908 nella sua residenza di Ljubensk, nei pressi di Luga, nella regione di Pskov.
La produzione di Rimskij-Korsakov appare concentrata in particolare sugli ambiti della musica sinfonica e operistica. Nel primo, caratterizzato dalla frequente presenza di intenti descrittivi, spesso declinati in senso esotico, si segnalano la Sinfonia n. 1 op. 1, la Suite sinfonica – o Sinfonia n. 2 – Antar op. 9, la Sinfonia n. 3 op. 32; il Quadro musicale Sadko op. 5; il Capriccio spagnolo op. 3; e, su tutto, la Suite sinfonica Shahrazād op. 35 e l’Ouverture La grande Pasqua russa op. 36; tra la musica con strumento solista spiccano poi il Concerto per pianoforte e orchestra op. 30 e due lavori con banda militare: il Concerto per trombone e il Pezzo da concerto per clarinetto, entrambi riferibili all’esperienza nei complessi della marina e privi di numero d’opera. Tra le opere, quasi tutte su libretto dello stesso compositore, si segnalano La fanciulla di Pskov, Notte di maggio, La fanciulla delle nevi, Mlada su libretto in collaborazione con Viktor Aleksandrovič Krylov (1838-1906), La notte prima di Natale, Sadko, Mozart e Salieri su libretto ricavato dall’omonimo dramma di Aleksandr Sergeevič Puškin (1799-1837), La favola dello zar Saltan su libretto di Vladimir Ivanovič Bel’skij (1866-1946), Kaščej l’immortale, La leggenda dell’invisibile città di Kitež e della fanciulla Fevronija su libretto di Bel’skij, Il gallo d’oro su libretto di Bel’skij. Tra la musica da camera merita una menzione il Quintetto per flauto, clarinetto, corno fagotto e pianoforte, senza numero d’opera.
All’interno del gruppo dei Cinque, di cui pur condivise le istanze nazionalistiche, Rimskij-Korsakov rappresentò l’esponente più aperto nei confronti della tradizione occidentale, e più legato ai procedimenti tipici di quest’ultima. Nella sua musica, il ricorso a temi popolari russi, come pure ricavati dal folklore di Paesi stranieri e riconducibili all’ambito dell’esotismo come in Shahrazād, è dunque impiegato all’interno di forme proprie del linguaggio musicale occidentale, sottoposto alle tecniche di elaborazione tipiche di quello. Con l’introduzione, all’interno di tali tecniche, di un elemento distintivo nel peso inusitato assegnato all’elemento timbrico: la trasformazione del colore strumentale, reso quanto mai duttile dalla varietà sconfinata delle combinazioni e delle sovrapposizioni, assume un ruolo di primo piano nello sviluppo tematico e nella definizione delle strutture.

Risorse web

Cronologia, catalogo e guide all’ascolto
https://www.flaminioonline.it

Principî di orchestrazione. Testo integrale in traduzione inglese, con motore di ricerca integrato ed esempi audio
http://www.gutenberg.org

Bibliografia

Renato Di Benedetto, Romanticismo e scuole nazionali nell’Ottocento, Torino, EDT, 20123

Scritti

Principî di orchestrazione, a cura di Luca Ripanti, Milano, Rugginenti, 20152

Trattato pratico d’armonia, Milano, Sonzogno, 2000

Journal de ma vie musicale, Paris, Gallimard, 1938

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
LRC

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Modificato
05/01/2019

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