Aureli, Aurelio

Data di nascita
ante 1652
Data di morte
post 1708
Paese
Epoca
Stile
Categoria
Biografia

Di Aurelio Aureli non sono noti né la data di nascita, né i nomi dei genitori: originario dell’isola di Murano (Venezia), nacque nella prima metà del Seicento, come si può dedurre dal primo libretto a lui sicuramente riconducibile, L’Erginda, rappresentata presso il Teatro di SS. Apostoli a Venezia nel 1652. A questa altezza Aureli era membro dell’Accademia degli Imperfetti sotto lo pseudonimo «Indifferente», fatto che dimostra come egli fosse già integrato nell’ambiente intellettuale della città. All’esordio seguì una lunga e ricca carriera nel teatro musicale: a tutt’oggi ci sono pervenuti oltre quaranta libretti firmati da Aureli, pubblicati a stampa fino al 1708, data vicino alla quale si può collocare la sua morte, di cui non abbiamo documentazione.

Nel corso della sua feconda parabola artistica, Aureli collaborò con alcuni tra i compositori più rilevanti del dramma per musica di metà e secondo Seicento: risale al 1654 un probabile rifacimento de Il Ciro di Giulio Cesare Sorrentino per il nuovo allestimento presso il Teatro di SS. Giovanni e Paolo di Venezia, con aggiunte e modifiche alla partitura apportate da Francesco Cavalli. Per quest’ultimo, Aureli scrisse successivamente il libretto de L’Erismena (1655), lavoro che conobbe un’ampia diffusione per almeno un ventennio; sempre di Aureli, Cavalli mise in musica anche l’Eliogabalo, in programma per il carnevale 1667-68 presso il Teatro di SS. Giovanni e Paolo, ma l’opera alla fine non andò in scena e fu sostituita nella medesima stagione dall’omonima partitura di Giovanni Antonio Boretti, composta sullo stesso libretto. Più continuativa fu la collaborazione tra Aureli e Pietro Andrea Ziani, ulteriore protagonista delle scene veneziane dell’epoca, il quale mise in musica per i teatri della città Le fortune di Rodope e Damira (1657), L’Antigone delusa da Alceste (1660), Le fatiche d’Ercole per Deianira (1662), Gli scherzi di fortuna (1662), Alessandro Magno in Sidone (1679), L’Alcibiade (1680) e la Damira pacata (1680). Da ricordare, inoltre, le opere firmate da Aureli assieme a compositori come Antonio Cesti (L’Artaserse: Venezia, 1669), Giovanni Legrenzi (Lisimaco riamato da Alessandro: Venezia, 1682), Alessandro Scarlatti (Olimpia vendicata: Napoli, 1685) e Tomaso Albinoni (Diomede punito da Alcide: Venezia, 1700).

Sebbene l’attività librettistica di Aureli si sia svolta prevalentemente a Venezia, un gruppo circoscritto di suoi lavori furono invece scritti appositamente per Parma, dove probabilmente risiedette tra il 1688 e il 1694. Ampia fu comunque la circolazione dei libretti di Aureli in Italia e all’estero sia mentre egli era in vita, sia dopo la sua morte, giungendo fino alla metà del Settecento e oltre; indicativo della sua fama in quest’ultimo secolo è la messa in musica postuma di suoi drammi da parte, tra gli altri, di Georg Friedrich Händel (Admeto, re di Tessaglia: Londra, 1727), Johann Adolf Hasse (Gerone, tiranno di Siracusa: Napoli, 1727), Albinoni (Le due rivali in amore: Venezia, 1728) e Antonio Sacchini (Perseo: Londra, 1786).

Bibliografia

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
GVI

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Modificato
05/01/2019

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