Desprez, Josquin

Immagini (Secondarie)
Didascalie
  1. Ritratto (fonte: spotify)
  2. Ritratto da Opvs chronographicvm orbis vniversi a mvndi exordio vsqve ad annvm M.DC.XI, Antwerp, 1611 (fonte: wikipedia)
  3. Pagina dalla Missa de beata Virgine (fonte: wikipedia)
Data di nascita
1450/1455 circa
Data di morte
27 agosto 1521
Paese
Epoca
Categoria
Biografia

Josquin Desprez (des Prez) nacque intorno al 1450 in Francia. Sulla prima giovinezza gli studiosi hanno a lungo dibattuto. Le più antiche fonti biografiche risalgono agli inizi del 1470, quando il suo nome risulta tra i musicisti associati alla Cattedrale di Cambrai. Tra la fine del 1470 e l’inizio degli anni ’80 Josquin fu attivo come cantante al servizio di René I d’Angiò e del duca Galezzo Maria Sforza di Milano. Tra il 1486 e il 1494 prestò servizio, inoltre, presso la Cappella papale. Sul finire del secolo ebbe contatti anche con la Cappella Reale di Luigi XII in Francia. Nel 1499 divenne direttore di coro del duca Ercole I di Ferrara. A quest’ultimo Josquin dedicò, tra le altre, la messa Hercules dux Ferrariae, nel quale il compositore utilizzò la tecnica del “soggetto cavato”: il cantus firmus alla base della composizione è derivato lettere del nome del duca. Lasciò Ferrara probabilmente nel 1505, con la morte di Ercole I. Successivamente si trasferì a Condé-sur-l'Escaut, dove lavorò presso la Chiesa collegiata di Notre Dame e passò gli ultimi vent’anni di vita, spegnendosi il 27 agosto 1521.

Josquin è considerato, assieme a Heinrich Isaac, Jacob Obrecht e Pierre de La Rue, uno dei più importanti compositori rinascimentali che hanno rappresentato della cosiddetta “Scuola fiamminga”. La sua produzione musicale è costituita da mottetti, messe e chansons. Delle 20 messe pervenute, 17 furono completamente pubblicate da Ottaviano Petrucci (nel 1502, 1505 e 1514), il quale incluse anche alcuni mottetti e chansons di Josquien nella raccolta miscellanea dell’Odhecaton, la prima edizione musicale a stampa della storia. Anche Martin Lutero espresse grande ammirazione per la sua musica. I componimenti di Josquien rappresentano uno dei momenti più alti della musica rinascimentale, in cui le forme tradizionali del medioevo si legano alle innovazioni della tecnica rinascimentale: nelle messe e nei mottetti, in particolare, il compositore espresse maggiormente una rottura con il passato, utilizzando le tecniche della parodia, della parafrasi, del canone e dell’imitazione melodica, ma anche assumendo una prospettiva vicina al senso moderno di tonalità. Oltre alla citata Hercules dux Ferrariae, tra le messe più note vanno menzionate le due basate sulla canzone profana de L'homme armé (Missa l'homme armé sexti toni e Missa l'homme armé super voces musicales), la Missa de beata Virgine, la Missa La sol fa re mi e la Missa Pange lingua. Nelle chansons, invece, abbandonò le forme fisse del rondò e della ballata, impiegando forme più libere in cui applicò le tecniche del canone e del contrappunto alla musica profana. Tra le chansons e le frottole più celebri vanno citate El Grillo, Mille regretz, Scaramella va alla guerra, En l'hombre d'ung boissonet e In te Domine speravi, per trovar pietà.

Bibliografia
  • Sydney R. Charles, Josquin des Prez: A Guide to Research, New York-London, Garland Publishing, 1983
  • David Fallows, Josquin, Turnhout, Brepols Publishers, 2009
  • Carlo Fiore, Josquin des Prez, Palermo, L'Epos, 2003

Libretti

Opere

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Opere danza

Autore scheda
GSC

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Modificato
05/01/2019

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