Paisiello, Giovanni

Data di nascita
9 maggio 1740
Data di morte
5 giugno 1816
Paese
Epoca
Stile
Categoria
Biografia

Giovanni Paisiello nacque a Tarato il 9 maggio 1740. Studiò al conservatorio di Sant’Onofrio a Capuana a Napoli, distinguendosi sin dal 1759 come autore di musica sacra e di un intermezzo. Nel 1764, a Bologna, iniziò l’attività teatrale con Il ciarlone, cimentandosi subito dopo con libretti di Pietro Metastasio e Carlo Goldoni. Tornato a Napoli nel 1766, compose tre opere serie, La vedova di bel genio, L’idolo cinese e Lucio Papirio dittatore, che gli spalancarono le porte degli ambienti culturali della città. Successo non inferiore ottenne nel genere comico con La frascatana (1774) e il Socrate immaginario (1775).

Nel 1775 Paisiello fu chiamato a Pietroburgo da Caterina di Russia a prendere il posto di Tommaso Traetta come maestro di cappella e supervisore dell’Opera italiana. A Pietroburgo Paisiello compose, accanto a rifacimenti di lavori precedenti, l’opera seria Nitteti (1777) e le opere giocose la Serva padrona (1781), sullo stesso testo messo in musica quasi mezzo secolo prima da Giovanni Battista Pergolesi; il Barbiere di Siviglia (1782), desunto dalla commedia di Beaumarchais; Il mondo della luna (1782), su testo di Goldoni. Contrasti con il comitato per la riorganizzazione dei teatri di corte, culminati con il suo arresto, e la malattia della moglie lo indussero nel 1784 al ritorno. Di passaggio per Vienna scrisse, su commissione di Giuseppe II, Il re Teodoro in Venezia.

Nel 1787-88 Paisiello fece rappresentare a Napoli le opere comiche La modista raggiratrice e La Molinara o L’amor contrastato. Nel 1789, alla reggia di Caserta, diede la Nina pazza per amore, una delle sue opere più riuscite, nonché una delle pochissime rimaste senza interruzione in repertorio. Le ultime opere serie (Pirro, 1787; Fedra, 1788; Elfrida, su testo di Ranieri de’ Calzabigi, 1782), rivelano un certo adeguamento alla drammaturgia gluckiana, mentre la Proserpine (1803), composta al suo arrivo a Parigi per Napoleone, tiene conto dell’esperienza della tragédie lyrique francese (il libretto della Proserpine, di Philippe Quinault, è lo stesso messo in musica da Jean-Baptiste Lully nel 1680). Tramontata l’epoca napoleonica, il ricordo della sua adesione alla Repubblica partenopea del 1799, i molti onori ottenuti a Parigi da Napoleone e gli incarichi ricevuti a Napoli da Giuseppe Bonaparte e Murat gli alienarono le simpatie dei Borbone, che lo privarono di ogni carica. Paisiello morì a Napoli il 5 giugno 1816.

La produzione teatrale di Paisiello, in tutto un centinaio di opere tra serie e comiche, si sviluppa coerentemente nell’arco di circa mezzo secolo all’insegna dei toni patetico-sentimentali, tanto che sarebbe assolutamente erroneo pensare a uno dei suoi capolavori, la Nina pazza per amore, come a un’opera che intendesse semplicemente emulare le fortune della Cecchina ossia la buona figliola di Niccolò Piccinni. Annuncio dell’estro musicale di Paisiello si rivela già il giovanile Il duello (1774, rielaborato nel 1780 col titolo Il duello comico), in cui il personaggio dolente di Clarice anticipa, non solo drammaticamente, la Donna Anna  mozartiana e altre figure posteriori dello stesso Paisiello, come la Rosina del Barbiere. L’introduzione dell’elemento patetico, peraltro, non smentisce la vena autenticamente comica del compositore, la quale si ricollega ai modelli della tradizione napoletana (Pergolesi e Alessandro Scarlatti), specie nella Serva padrona e nel Barbiere di Siviglia; assai meno note di quelle buffe sono le opere serie, le quali negli ultimi anni stanno conoscendo una certa riscoperta. Non trascurabile è infine la produzione sacra (oratori e messe) e strumentale (sinfonie concertanti, sonate, concerti e quartetti). Tra le caratteristiche della musica di Paisiello va ricordata la cura della parte strumentale con l’uso dei fiati a sostegno delle voci, le sinfonie in un sol tempo, il trapianto dei concertati dalle opere buffe al genere eroico, l’introduzione di cori nelle arie.

Bibliografia
Scritti

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
GVI

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Modificato
10/02/2019

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