Aponiá (crudeltà)

1. Una foto dei primi anni del '900 del Fener, quartiere greco di Istanbul.

2. Una cartolina di inizio '900 che ritrae l'Estudiantina "Ta Politàkia" diretta da Vasìlis Siderìs.

3. Una foto dell'Estudiantina "Ta Politàkia" rifondata da Spýros Peristéris, 1930 circa.

Genere
Area geografica di riferimento
Aree geo-culturali
Nome del paese
Interprete/interpreti

Ellinikí Estoudiantína (Estudiantina greca)

Anno di registrazione
1910 (o 1912)
Video di presentazione

Aponiá (crudeltà)

Descrizione

Sull'etichetta del disco del brano Aponiá (crudeltà), registrato dall'etichetta ORFEON RECORD intorno al 1912 a Costantinopoli/Istanbul da un ensemble chiamato 'Estudiantina greca', apparve per la prima volta il termine rebètiko. La canzone parla di un amore tragico e sofferto, tema che si ritrova in gran parte dei testi delle canzoni rebètike dei decenni successivi.

Con il termine 'estudiantina' venivano indicati alcuni gruppi musicali nati a Smirne (Izmir) e Istanbul a cavallo tra XIX e XX secolo. Al tempo la popolazione di entrambe le città era profondamente multietnica, convivevano infatti a stretto contato fra loro greci, turchi, arabi, ebrei, armeni, persiani, albanesi, gitani, italiani e francesi e molti altri popoli e etnie. Questa mescolanza di culture e tradizioni si ritrova anche nell'eterogeneo repertorio delle estudiantine, gruppi caratterizzati da un organico estremamente variabile che poteva comprendere mandolini, mandole, violini, chitarre, santûr (sandùri), kanûn (kanunàki). La più antica e nota estudiantina era quella dei 'piccoli di Costantinopoli' (Ta Politàkia), conosciuta in seguito anche come 'Estudiantina smirniota' (Smyrnaíiki Estudiantína), fondata nel 1898 dal fanariota (greco di Istanbul) Vasìlis Siderìs e da Aristìdis Peristéris, di origine ateniese. Il gruppo, formato da musicisti dalle spiccate doti tecniche, divenne molto famoso in Asia Minore e compì alcune tournées in Grecia, in Europa e lungo le coste del Mediterraneo Orientale.

In seguito alla Katastrofí (‘Catastrofe’) di Smirne del 1922, alcuni membri dell'Estudiantina smirniota giunsero ad Atene come profughi. Fra questi spiccano soprattutto i nomi di Panagiòtis Tùndas (1886-1942) e di Spýros Peristéris (1900-1966), figlio di Aristìdis. Questi due musicisti ebbero un ruolo chiave nei successivi sviluppi del rebetiko. Furono infatti prolifici compositori, autori di testi, abili cantanti e strumentisti ma anche lungimiranti talent scout e direttori artistici di alcune fra le maggiori case discografiche attive in Grecia in quel periodo.

I Politàkia vennero rifondati ad Atene da Spýros Peristéris nel 1924 e il gruppo rimase attivo fino ai primi anni Trenta.

Voci e strumenti
  • voci maschili
  • mandolino (?)
  • chitarra (?)

[Organico strumentale difficile da identificare con precisione a causa della qualità della registrazione].

Documentazione

Bibliografia

  • Crescenzio Sangiglio, La canzone rebètika. Origini e storia, Trieste, Edizioni della Comunità greco-orientale di Trieste, 2006.
  • Franco Fabbri, A Mediterranean Triangle: Naples, Smyrna, Athens, in Neapolitan Postcards. The Canzone Napoletana as Transnational Subject, a cura di Goffredo Plastino e Joseph Sciorra, Lanham, Rowman & Littlefield Publishers, 2016.
  • Gaia Zaccagni, Ma che vita è questa? 85 canzoni rebetike della crisi, Atene, ETPbooks, 2018.

Risorse web

Autore scheda
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Modificato
11/02/2019

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