Matide Aboyo

I due brani presentati nel video sono eseguiti da Faustino Okello (1943), chitarrista del Nord Uganda, e cantati in lingua acholi. I brani sono ispirati stilisticamente dal fingerstyle congolese della regione del Katanga degli anni '50, come dimostrano l’uso dell’indice e del pollice della mano destra per pizzicare le corde, la presenza del capotasto e le sequenze di accordi tipiche della rumba congolese. Su questa base Okello ha presto sviluppato uno stile individuale, in cui sono integrati diversi tratti della musica tradizionale Acholi, evidente nella predilezione dell’uso di ottave parallele e l’influenza dei toni linguistici acholi sulla melodia. La chitarra è accompagnata dal ritmo eseguito su una bottiglia in entrambi i brani. Il primo brano Matide Aboyo gli accordi Sol-Re sono accompagnati da un timeline pattern di 16 pulsazioni (x x . x . x . x x . x . x . x . ). Nel secondo brano, Loskel il ciclo ritmico suonato sulla bottiglia (x . x . x  x . x . x . x x . x .) accompagna gli accordi Re - Do - Sol – Do. Nella melodia i forti accenti in offbeat dei suoni alti emergono sul ritmo portante eseguito sulle note basse (caratteristica questa della musica per chitarra del Katanga). Il video e le informazioni riportate sono tratte dal documentario del 2003 di Gerhard Kubik, African guitar, che raccoglie diverse registrazioni di chitarristi effettuate dall’etnomusicologo in molti paesi dell’Africa Subsahariana tra il 1966 e il 1993.