Caimán en el guayabal (2a versione)

Il tema proposto è un’elaborazione del son tradizionale Caimán en el guayabal, creata dal gruppo cubano Moncada. L’arrangiamento mantiene il nucleo del documento etnomusicologico del 1950 e ne amplia la componente strumentale e vocale, rispettando comunque i moduli più tradizionali del son. Il bongó utilizza il motivo ritmico detto martillo, mentre il basso esegue il tumbao, una figura ritmica basata sul tresillo, accentuando la seconda metà del secondo tempo e il quarto tempo della battuta, con l’anticipazione del cambio all'accordo successivo. Un coro all’unisono rafforza il ritornello, in contrapposizione all’intonazione solistica della strofa.

I Moncada sono un ensemble fondato all’inizio degli anni Settanta da un gruppo di studenti universitari all’interno della Nueva Trova, il corrispettivo nazionale cubano del grande movimento della Nueva Canción latinoamericana. Il loro nome è ispirato ad un celebre episodio della rivoluzione castrista, l'assalto alla caserma Moncada. Non si tratta dunque di un gruppo popolare sonero, ma di artisti che recuperano materiali folclorici e li diffondono presso un ampio pubblico urbano, con l’obbiettivo di valorizzare le culture popolari. Il loro repertorio abbraccia musiche tradizionali o di radice folclorica cubane e più in generale latinoamericane, accanto a canzoni contemporanee, spesso di contenuto sociale, con riferimenti alla realtà della Cuba post-rivoluzione socialista. Sono stati uno dei pochi gruppi musicali dell’isola a dedicarsi a repertori sudamericani, utilizzando strumenti come il charango andino, il bombo argentino, ecc. e anche il primo gruppo della Cuba socialista a esibirsi negli USA dopo la rivoluzione del 1959. Hanno effettuato numerose tournée anche in Italia.